venerdì 31 ottobre 2014

Le Scarpe di PiPPo!

Ovvero PiPPo non lo sa 2

Vi ricordate le scarpe di Pippo? Scarpe che non si dimenticano. Lo diceva anche la nota canzone:

E Pippo Pippo non lo sa
che quando passa ride tutta la città
si crede bello come un Apollo
mentre invece sembra un pollo.
Sopra le
scarpe porta le calze
e sopra il gilè la camicia ...

Anche il PiPPo di cui stiamo parlando è un tipo molto artistico. Infatti, a grandissima richiesta dei nostri lettori, e cioè bambini, nonni, genitori, insegnanti, amici, amanti del disegno e illustratori professionisti, torna PiPPo non lo sa. Ovvero: il gioco di copiare le opere dell'arte di tutti i tempi e le culture, si ripete quest'anno con regole immutate, ma un tema nuovo: le scarpe nella storia dell'arte.

Da oggi, fino al 30 di novembre, avrete tempo di cercare, guardare, scoprire, osservare in che opere si nascondono le scarpe più interessanti mai dipinte o disegnate: van Gogh o Degas? Andy Warhol o Fragonard? Franz Hals o Magritte? Hokusai o Fidia?

Andy Warhol, Elvis Presley (Gold Boot), 1956.
Andrea Mantegna, Il Parnaso, 1497, particolare.




















Perché forse non ve ne siete mai accorti, ma le pinacoteche e i musei sono meravigliose scarpiere che aspettano solo di essere scoperte.
Perciò il nostro invito è: disegnate il vostro modello di scarpe preferito per la stagione 2014-2015, ispirandovi ai grandi artisti del presente e del passato. Potete decidere di riprodurre, a vostra scelta, solo le scarpe che appaiono in un quadro, ingrandendole come particolare, oppure potete copiare l'intero quadro in cui le scarpe sono uno dettaglio.

Egon Schiele, Wally in Red Blouse with Raised Knees, ca. 1913.

E adesso il Regolamento di Le Scarpe di PiPPo

Ingredienti per giocare:

1) una persona piccola, giovanissima, giovane oppure matura, anziana, bella o brutta, professionista, amatrice o dilettante che abbia voglia di disegnare; 
2) cento e più secoli di storia dell'arte; 
3) una collana di libri sulla didattica dell'arte (si chiama PiPPo, ovvero Piccola Pinacoteca Portatile, se non l'avete ancora capito); 
4) una libreria milanese che compie due anni di attività (Spazio b**k); tre scuole pubbliche d'infanzia e primarie di Milano con il desiderio di arricchire e incrementare i titoli della propria biblioteca scolastica (Scuola comunale dell'infanzia, via Toce 7; Scuola primaria Duca degli Abruzzi, via Cesari 38; alcune classi dell'Istituto Comprensivo 5 Giornate, viale Mugello 5); 6) Uno spazio espositivo messo a disposizione da un gruppo di creativi milanesi (che poi si chiama Spazio A).

Bruegel il Vecchio, Danza di contadini, 1568.

Preparazione


a) prendete un foglio da disegno di formato 15x21 (la metà di un comunissimo foglio A4);

b) riproducete un'opera d'arte che vi piace, con la tecnica che preferite (se non avete idee, potete consultare uno dei quattro libri della collana PiPPo per trarre ispirazione; o anche il sito di Pinacoteca Universale di Topolò);

Mario Sironi, La ballerina, 1916.

c) sul retro del foglio indicate titolo e autore dell'opera da voi riprodotta. Ma NON FIRMATE il foglio una volta finito il disegno; 


d) mettete il disegno in una busta su cui scriverete il vostro nome e cognome; 



François Boucher, Madame de
Pompadour, 1756, particolare.
e) infilate questa busta in un'altra busta sulla quale scriverete questo indirizzo:


Le Scarpe di PiPPo
c/o Ad occhi aperti
Spazio b**k

via Porro Lambertenghi 20
20159 Milano

f) affrancate la busta e spedite per POSTA ORDINARIA (niente raccomandate, pacco celere, corriere eccetera);


g) se siete a Milano, potete consegnare a mano, allo stesso indirizzo, entro il 30 novembre 2014. 



Nota importantissima: l'opera che avete appena spedito o consegnato, non tornerà mai più in vostro possesso. La state regalando. Continuate a leggere per scoprire a chi...

Diana di Versailles, copia romana,
II sec. d.C., particolare.

René Magritte, Le Modèle rouge,
1937, particolare.













 Cosa succede dopo

Tutti i disegni ricevuti verranno messi in mostra in una sala messa appositamente a disposizione da Studio A! (in via Pollaiuolo 3 - per i milanesi up-to-date, proprio sopra il Frida).


Tutti i disegni saranno esposti anonimamente e saranno acquistabili, indistintamente, per la modica somma di 5 euro cadauno, indipendentemente dall'autore, a partire dalle ore 18 di sabato 13 dicembre. Vale il principio "chi prima arriva, meglio alloggia". 


Frans Hals, Family Group in a Landscape, 1648

Su questo blog e su quello di Spazio b**k, lunedì 15 dicembre sarà pubblicata la tavola delle concordanze. Che significa, questo? Che chi ha acquistato un disegno, grazie a questa tavola delle concordanze, potrà sapere se il disegno che ha acquistato è un Marcolin, uno Scarabottolo, un Guasco o l'altrettanto pregevole opera di Katia Zampaglioni (di anni cinque). Potete guardare la gallery dello scorso anno qui.


Henri de Toulouse-Lautrec, La troupe de Mlle Eglantine, 1896.

Quindi, il gioco non è solo per chi disegna, ma coinvolge anche chi acquista i disegni. In parole povere: saranno la vostra bravura di osservatori, il vostro occhio critico, la vostra esperienza, il vostro intuito a farvi fare l'acquisto migliore... sempre che i disegnatori partecipanti non si divertano a buttarvi fumo negli occhi e a far di tutto per non essere riconosciuti.


Kitao Shigemasa, Geisha con servo, 1777.
Miniatura francese, XIV sec.




















Il pagamento di ogni opera dovrà essere contestuale all'acquisto, così come contestuale sarà la consegna del disegno al suo compratore.
 Le opere saranno in mostra, e quindi visibili, ispezionabili, analizzabili e, infine, acquistabili solo a partire dalle ore 18:00, del 13 dicembre 2013.


Miniatura del primo Quattrocento.

La mostra si trasformerà poi in una galleria permanente online: tutte le opere scomparse nelle case di chi la ha acquistate saranno così sempre e comunque visibili online. Questa volta con la chiara indicazione del nome dell'autore.

Jean-Honoré Fragonard, Les hasards heureux de l'escarpolette, 1767.

Che cosa facciamo con i soldi?

Qui entrano in gioco le scuole selezionate: TUTTO l'incasso della vendita dei disegni si trasformerà in tre buoni acquisto di pari importi, spendibili presso la libreria Spazio b**k, per acquistare libri a scelta degli educatori, da destinare all'arricchimento delle biblioteche scolastiche delle scuole selezionate per partecipare all'evento Le Scarpe di PiPPo. 




George Grosz, Ritratto dello scrittore Herrmann Neisse, 1927.

Perché sono state scelte proprio queste scuole?
 
Perché le conosciamo.

Perché sappiamo che le insegnanti fanno un ottimo lavoro con i bambini.

Perché ci hanno contattato per poter partecipare a questo gioco.
Perché PiPPo da quando ha iniziato ad andare a scuola, ha scoperto che con bambini e maestre si trova benissimo


Norman Rockwell, Triumph in Defeat, 1953.

Norman Rockwell, The Problem We All Live With, 1964.



Perché partecipare?

Primo: perché ci sono mille modi e mille ragioni per regalare un libro a un bambino e questo è un modo nuovo. 

Secondo: perché disegnare è divertente.

Terzo: perché l'arte è di tutti. E a tutti, grandi e piccoli, è permesso giocare con l'arte. Con molta disinvoltura. Magari comprando e regalando i libri della collana PiPPo per imparare a farlo bene.
Quarto: perché scoprirete che disegnare scarpe vi darà grandi soddisfazioni.

Aubrey Beardsley, The Savoy, Prospectus No. 1, 1895.

Vi piace l'idea e vorreste organizzare questo gioco nella vostra città, o per la scuola dei vostri figli? 
Bene. Non siamo possessivi. Potete tranquillamente copiarci. Trovate una scuola con una biblioteca scolastica che vuole ingrandirsi, una libreria, un po' di gente che abbia voglia di disegnare e un altro po' di gente che abbia voglia di spendere 5 euro. Ma ricordatevi SEMPRE di farcelo sapere.



Francesco del Cossa, Aprile: Borso d'Este ricompensa il buffone Scoppola, 1435 ca.

E i disegni che non si vendono? 

Non li rispediamo ai mittenti. Anche quelli verranno regalati alla scuola. Saranno i bambini e gli insegnanti a decidere cosa farne. Per esempio, se appenderli alle pareti delle aule, usarli per imparare a conoscere quadri famosi o provare a venderli a persone volenterose per ricavare altri fondi per la biblioteca scolastica...



Edgar Degas, Danseuse assise, 1881-1883.

Nota importante: la partecipazione al gioco prevede l'accettazione di tutto quanto sopra scritto, oltre all'autorizzazione implicita a riprodurre fotograficamente le opere spedite e a pubblicarne l'immagine nella galleria virtuale. Nessun disegno, venduto o invenduto, verrà restituito al mittente.

Stampa popolare italiana, 1830
ca, collezione Achille Bertarelli.
Vincent van Gogh, Un paio di zoccoli di cuoio,
Une nature morte d’une paire de vieux souliers,
Une paire de souliers, 1886/1888.


























E se volete sapere cosa è successo nel 2013, durante e dopo l'evento PiPPo non lo sa, trovate un dettagliato resoconto qui.
Dopodiché riflettete su quale scarpe indosserete la sera del 13 dicembre, per andare da b**k a vedere esposti i vostri disegni e per comprare le più belle scarpe che avete mai visto.

Leonardo da Vinci, L'Ultima Cena, 1494-1498.

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