mercoledì 23 aprile 2014

Imparare tutte le lingue del mondo

[di Chiara Giglioli]

Mi sono trovata, la scorsa settimana, nel fantastico staff dei topi pittori, in qualità di  tirocinante dalla facoltà di lettere moderne.
Alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, l'esperienza è stata intensa, stimolante, stancante, vulcanica... e potrei continuare con parole e parole!
Mentre ripensavo a cosa mi ero portata a casa, dopo quei giorni, ho ripreso in mano il telefono: nelle note avevo segnato alcune parole chiave. Ammonimenti, consigli, oggetti che mi circondavano, pensieri, atteggiamenti, nuovi sogni: tutto ciò che volevo imprimere nella memoria alla fine di quelle ore allo stand D36.
Mi è parso che quella lista della spesa, scritta ogni sera sul treno verso casa, fosse quasi poetica! Sperando che possa trasmettervi un po' dell'atmosfera della fiera, ve la riporto esattamente come l'ho ritrovata:

- panino (se non porti il pranzo al sacco, perdi due ore in fila al bar, e la vita è troppo  breve)
- zucchero
- libri
- pazienza
- imparare tutte le lingue del mondo (in arabo مبرر توت ل لينجو دل)
- creatività
- riflessione
- pronto soccorso di prima necessità (abbiamo rischiato di perdere la preziosissima Diletta: sono stati attimi di panico – quelli senza di lei, non mentre stava male)
- acqua (vedi alla voce “panino”)
- curiosità
- soldi
- mappa (mi sono clamorosamente persa ogni giorno: sia quando entravo, sia quando uscivo)
- macchina fotografica
- biglietti da visita
- borsa capiente (la mia era quasi una valigia)
- parole parole parole parole
- sorrisi
- strette di mano
- ricordi d'infanzia, ma neanche troppo ricordi (bisogna essere sempre un po'    bambini)
- TEMPO
- calcolatrice (i conti non sono mai stati il mio forte)
- intraprendenza
- u n  p i z z i c o  d' i n t r a n s i g e n z a (autori e illustratori: non presentatevi senza appuntamento!!)

Non so se avete colto anche voi un po' di poesia, o forse sono solo la pigrizia e la totale mancanza di creatività che mi hanno spinta a riportare fedelmente parole che avevo già scritto, ma, se non altro, questi sono i ricordi che ho voluto tenere con me fin dal primo momento.
Il lavoro dell'editore è complesso: bisogna mantenere uno stile, tenere conto della clientela, capire cosa è adatto alla propria fetta di mercato, e ancora, strutturare un libro, stressare autori e illustratori ritardatari... ma chi ha mai detto che lavorare è una passeggiata! Le soddisfazioni, però, sono tante, e le leggo negli occhi dei Topipittori. Ciascuno dei libri pubblicati, dal 2004 a oggi, è la conferma di un lavoro ben fatto, portato avanti da persone che la lettura, la scrittura, la fantasia, i colori, li amano.

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