mercoledì 20 novembre 2013

La Casa delle Meraviglie

[di Valentina Colombo]

Circa tre anni fa, Loredana Farina, che conosco per essere membro del gruppo di lettura Alle 9 da Babar, e che è diventata una mia cara amica, mi ha chiamato chiedendomi di partecipare a una sua "impresa". Ha usato, me lo ricordo bene, proprio questa parola, e il perché è presto venuto alla luce.
Si trattava di scrivere un libro sulla Emme Edizioni; di mettere in piedi una ricerca filologica, storica, metodica; di fare uno studio serio, approfondito e circostanziato sulla casa editrice fondata da Rosellina Archinto nel... 1965 o 1966?
Non scherzo, ci abbiamo messo un po' a capire se il primo libro fosse uscito nel '65 o nel '66. Non è stato facile rispondere a domande così basilari. Lo sa bene anche Alessandra Mastrangelo, bibliotecaria di mestiere, che per tutti questi mesi ha saltato da una biblioteca all'altra, da un ufficio all'altro, da un sito web all'altro, portando a termine, con fatica ammirevole, la missione di ricostruire il catalogo della Emme Edizioni.
Loredana ha alle spalle una storia da editore (è la fondatrice della casa editrice La Coccinella e massima esperta di libri gioco) ed è una donna acuta e testarda, precisa e rigorosa. Se non fosse stato per questo suo estremo rigore, non sarei qui a parlare di questo libro, che oggi, stampato e rilegato, si intitola La Casa delle Meraviglie.

Una delle prove di stampa de La Casa delle Meraviglie

Avventurarsi alla ricerca di informazioni sulla Emme è stato affascinante e sfiancante.
Oggi, ci sono database, registri, OPAC che ci aiutano. Ma negli anni Sessanta le cose non stavano esattamente così. I libri per bambini non sono uno di quei tipi di libro che le persone sono abituate a conservare (se non in rari casi). E anche solo ritrovare le prime edizioni, per vedere come fossero fatte, cosa ci fosse scritto sul colophon, che dimensioni avessero, è stato complesso.

1967, il primo catalogo della Emme Edizioni con la copertina di Aoi Huber Kono.
Oggi c'è internet, c'è "mamma Google" a cui chiedere tutto e che tutto sa. Ma sulla Emme Edizioni di quegli anni, se cercate, c'è poco, pochino, pochissimo. Quasi nulla, se non qualche cenno sulla mostra realizzata a Bologna, a Sala Borsa, da Hamelin e sul bel libro edito dalle edizioni Giannino Stoppani, Alla lettera M. Qualcosa in più su Rosellina Archinto, sì, ma soprattutto sugli ultimi anni della sua attività, come editore della Archinto Edizioni.

Rosellina Archinto
La fortuna è stata che la signora Archinto, lungi dal sottrarsi alle nostre richieste, si è invece generosamente prestata alle sessioni di interviste con Loredana. Chiacchiere in cui è emerso pian piano un quadro, una vita intera: incontri, amicizie, scontri, intrecci, collaborazioni. Il frutto di questi lunghi racconti lo troverete nella prima parte del libro; otto interviste per otto tappe della vita di Rosellina Archinto: dall'infanzia a New York, da Milano Dove alla Emme Edizioni.
E gli albi? E i saggi della collana Il Puntoemme? E L'Asino d'Oro? Con precisione scientifica, Loredana ha scelto alcune persone dalle competenze e dagli sguardi più diversi, distribuendo loro i compiti come il direttore a un'orchestra.
Se anche non vi interessasse nulla della Emme Edizioni, questo libro vi insegnerà comunque molte cose. I libri pubblicati dalla Emme sono 756, secondo le ricerche che ha fatto Alessandra. Impossibile parlare di tutti, nel volume, anche se confesso, li abbiamo praticamente visti tutti, avuti tra le mani o per lo meno sbirciati in foto o documenti d'archivio. La casa di Loredana straripava di libri Emme, e il mio computer anche.
Roberto Denti con Rosellina Archinto alla Libreria dei Ragazzi di Milano
Loredana ha avuto le idee chiare sin dall'inizio. Bisognava far capire a chi avrebbe letto il libro ("quelle venti, trenta persone che lo faranno, che i cinquanta lettori del Manzoni sono un'utopia", ci dicevamo fra noi, ridendo) che questa cosa, apparentemente banale, del fare i libretti per i piccoli, di banale non ha proprio nulla. Che in quegli anni, per me che ho superato i trenta come per chi è già nonno, questi libri sono stati importanti. Che per l'economia del nostro paese, quella che ha a che fare proprio col vile denaro, per la crescita culturale degli italiani (e non solo), per la scuola e le biblioteche, questi libri hanno segnato un prima e un dopo. Roba non da poco.

La seconda parte del libro fa proprio questo: traccia una serie di sentieri all'interno dell'intricato mondo del catalogo Emme. Si parla di come si facevano i libri, di chi li faceva, di cosa si voleva trasmettere, di cosa succedeva intorno alla casa editrice; si parla anche di libri in viaggio da un editore all'altro, in tutto il mondo; si parla di scrittori famosi e aneddoti curiosi.

Catalogo dei 10 anni della Emme Edizioni con copertina di Oski.

E quando si arriva alla fine del libro e si legge quel lungo elenco di titoli pubblicati, in ordine cronologico, si trovano tanti nomi conosciuti, e altri meno, titoli che sono passati sotto i nostri occhi, magari all'università, o titoli sconosciuti o di cui forse, talvolta, abbiamo solo sentito parlare.
Quando si ha in mano La Casa delle Meraviglie si capiscono le origini di molti dei bei libri che riempiono le librerie oggi.

Perché mettersi in un'impresa così faticosa e difficile? Un pomeriggio, un tè fumante davanti e una pila di circa cinquanta libri Emme da catalogare e verificare, Loredana mi ha detto questa cosa, press'a poco: "Sai Valentina, senza certi libri io e te non faremmo questo mestiere, ed è quasi un dovere farlo sapere a tutti, che i libri per bambini sono una cosa che ti entra dentro e poi non ti lascia più, anche se non vuoi".
Io scommetto che chiunque aprirà questo libro troverà una traccia di sè, un colore, un segno, una parola, indipendentemente da tutto. E magari non avrà nemmeno sentito mai parlare della Emme Edizioni di Rosellina Archinto.


Quindi spero di vedervi in tantissimi, domani sera, 21 novembre, alle ore 19 a Palazzo Reale (la sala è quella di destra, al piano terra, guardando il palazzo c'è una porta a vetri ben visibile). Insieme a noi, a Loredana Farina e a Rosellina Archinto, ci saranno anche Irene Bignardi e Salvatore Gregorietti, che introdurranno il libro e racconteranno alcune interessanti cose, che non vi svelerò.  E intorno a voi, potrete vedere alcuni dei libri di cui si parla, in mostra con Inventario fra le parole e le immagini della Emme Edizioni, 1966-1985, esposizione che rimarrà aperta fino al 5 dicembre (e di cui abbiamo parlato qui).

Un'ultima informazione: Loredana Farina, insieme ad ABCittà, ha preparato una mostra itinerante sulla Emme Edizioni che può essere noleggiata dalle biblioteche di tutta Italia o da chi ne farà richiesta (scuole, associazioni e chi più ne ha più ne metta). Accanto a questo allestimento, è disponibile anche un percorso di laboratori per grandi e piccoli tutti dedicati agli albi. Se volete saperne di più, il contatto è qui.

2 commenti:

Marta ha detto...

Grazie Valentina per questo bellissimo articolo!

elillisa ha detto...

Uscendo dalla Mostra, dove i libri esposti sono forse un centinaio, si prova un forte senso di vertigine.
Uno sguardo d'insieme che ci illumina su cosa sia stata la Emme edizioni al tempo e, soprattutto, cosa sia stata e cosa sia ora per tutti quelli che in un modo o nell'altro si interessano di albi illustrati.
A questo punto, pur immaginando la fatica di raccogliere precisamente e con rigore la storia di 700 e più pubblicazioni, mi par di capire benissimo la vostra "necessità" di cui parlate di continuare nel lavoro e dare vita a questo libro. (anzi, un po' vi invidio per aver maneggiato tutto quel materiale. Alla Mostra a più riprese mi sono chiesta se fosse proprio così fuori luogo togliere qualche libro dall'espositore a parete e dare un'occhiata alle pagine interne).
La Casa delle Meraviglie era un libro necessario, per molti.
E no, non credo che quei molti saranno una solo una trentina.

Complimenti e grazie.