martedì 15 ottobre 2013

Topi digitali a Rozzano

[di Valentina Colombo]

L'edizione dello scorso anno di Digital Readers (che ho raccontato qui) ha segnato l'inizio di una bella sinergia.
Dopo la giornata di seminario tutto dedicato al digitale e alle Biblioteche, tante erano le domande e le perplessità che chi era intervenuto continuava a sentire vive.

Da uno scambio di impressioni, email, telefonate e incontri più o meno casuali, è nata la nuova esperienza di quest'anno.
Un po' figlia del Bookcamp Jeunesse francese, su idea di Caterina Ramonda, bibliotecaria e blogger di Le letture di biblioragazzi; un po', appunto, di Digital readers, creatura di Giuseppe Bartorilla, bibliotecario di Rozzano e primo promotore e organizzatore dell'evento; con un pizzico di Mamamò, nella persona di Roberta Franceschetti, e il fondamentale contributo di Franco Fornaroli, bibliotecario di Melegnano, quest'anno i Topipittori sono felici di annunciare Digital Readers 4: leggere-trasformare-ragazzi-futuro. Promosso da Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Ludica, Goethe Institut, AIB, Fondazione per leggere e Biblioteche oggi, alla sua quarta edizione Digital Readers si presenta con qualche novità.

Se, da un lato, il convegno si sviluppa sulla tradizionale linea pomeridiana della presentazione di esperienze di lettura, produzione e utilizzo di contenuti digitali pensati per i ragazzi, sia in biblioteca che fuori, dall'altro l'idea che abbiamo promosso è stata la creazione di un vero e proprio "campo di lavoro". Una serie di incontri informali, assolutamente non strutturati, se non sulla base della condivisione di saperi, idee e, soprattutto, di domande, dubbi, limiti, difficoltà.

L'unione fa la forza: nel nostro caso la conoscenza. La pluralità dei profili delle persone che hanno promosso e parteciperanno al Digital Readers Camp è la chiave per cercare di affrontare il tema del digitale per bambini a 360 gradi. Dagli editori, come noi, ai genitori, ai bibliotecari e insegnanti, cercheremo di condividere aspettative e domande, richieste e limiti, per capire e analizzare le metodologie di passaggio al digitale, la struttura del lavoro, come rendere efficace e utilizzabile ciò che viene quotidianamente creato; e, ancora, cosa c'è a disposizione sul mercato, se funziona e come, quanto costa farlo e perché si deve, o no, fare.

Di carne al fuoco ne abbiamo tanta. Abbiamo individuato quattro linee-guida di lavoro, corrispondenti ognuna a una sessione del Camp:

- realizzare prodotti digitali: le questioni tecniche;
- diffondere il digitale per ragazzi;
- nuove esperienze di lettura;
- il digitale va a scuola.

Il Camp durerà dalla mattina alle 9 fino alle 13, e includerà la vetrina di presentazioni di progetti realizzati, o in fase di realizzazione. Chiunque può presentarsi, ma è necessario, per questioni di spazio e tempo, scaricare e compilare il modulo di iscrizione (gratuita) che trovate in questa pagina.

Il Camp è stato pensato come esperimento di apertura e condivisione di saperi e speriamo abbia una buona accoglienza. Dalla sua ha il tentativo di fare rete, di connettere e far incontrare chi gira intorno al digitale per bambini per cercare una strada ragionata, di qualità e fruibile. Anche in quest'ottica abbiamo scelto di rendere la giornata accessibile gratuitamente a chiunque sia interessato.


Allora segnate sull'agenda: 17 ottobre, Biblioteca di Rozzano. Tutte le info nel pieghevole qui sopra (cliccateci sopra per ingrandirlo), naturalmente sul sito della Biblioteca di Rozzano e sulla pagina Facebook di Digital readers.

Dimenticavo: se proprio proprio non riuscite a esserci, potete seguire la diretta streaming qui (grazie alla Associazione First Floor).

1 commento:

sev edizioni ha detto...

santo streaming! grazie valentina