mercoledì 20 febbraio 2013

Un diluvio di bambini

Qualche tempo fa ho scritto un post su Moonrise Kingdom di Wes Anderson, un film in cui molta importanza ha l'opera Noye's Fludde, del celebre compositore inglese Benjamin Britten. Mentre mi stavo documentando per scrivere la recensione, mi sono imbattuta in un filmato realizzato dalla fondazione Britten per presentare questa famosa composizione. Mi è sembrato un documento interessantissimo e per questo oggi ve lo propongo. Non ci capita spesso di parlare di musica e di opere dedicate ai bambini e ai ragazzi, un po' certamente a causa della nostra incompetenza in merito, un po' perché in effetti in campo musicale non sono frequentissime le occasioni in cui i bambini sono coinvolti, sia come spettatori sia come interpreti.



Perciò, oggi, potervi offrire questa testimonianza ci sembra importante, anche perché in questi pochi minuti di filmato una cosa si coglie in pieno: l'intensità che un'esperienza del genere può avere per un bambino o un ragazzino che vi sia coinvolto.

Benjamin Britten amava scrivere musica per i bambini, famosissime sono le sue composizioni per cori di voci bianche. Considerava i bambini un pubblico magari un po' selettivo, ma ricettivo e con reazioni spontanee e immediate. Spesso fece dei bambini i protagonisti delle sue opere o scrisse opere loro dedicate (come The Young Person's Guide to the Orchestra) o partiture pensate per le loro voci.  Noye's Fludd, ispirata a un'opera medievale, non è un'opera per bambini, ma è costruita in gran parte sulle loro voci. La rappresentazione racconta in chiave comica la vicenda di Noè che, aiutato da una squadra di animali e di ragazzi, i figli e le nuore, in vista dell'annunciato diluvio, costruisce l'arca, sbeffeggiato da un coro di pettegole capitanato dalla moglie, incredula della profezia.  


Noye's Fludde da sempre incontra il favore del pubblico dei bambini e fu eseguita per la prima volta in una chiesa del Suffolk, nel 1958. Cinque anni prima, quella zona dell'Inghilterra era stata colpita da una violenta inondazione che aveva provocato trecento morti e aveva quasi distrutto la casa di Britten.





















Britten scrisse quest'opera immaginandola interpretata da un gran numero di bambini, supportati da  musicisti professionisti. I bambini suonavano le percussioni, i campanelli, cantavano e prendevano parte al grande corteo degli animali.

Alla prima, parteciparono gli allievi di numerose scuole del Suffolk. Per aiutare gli insegnanti delle scuole a istruire i bambini, Britten preparò una registrazione preliminare dell'opera completa, in cui lui stesso suonava il piano e fischiettava le parti orchestrali. Le prove, affollate da un numero impressionante di bambini, furono un problema. Secondo la testimonianza di uno degli assistenti, la situazione oscillava fra disperazione e divertimento puro. Britten desiderava che l'opera venisse eseguita in una chiesa e con un allestimento molto semplice: una vera sfida per i produttori.

Come si poteva riuscire a costruire un'arca che ospitasse un centinaio di animali, su un palcoscenico minuscolo? La soluzione fu una specie di galeone che veniva rapidamente costruito a scena aperta dai bambini stessi. Per la prima esecuzione, i costumi furono disegnati da Ceri Richards.


Uno dei momenti salienti dell'opera è il grande corteo durante cui i bambini, vestiti da uccelli e animali, procedono a coppie, intonando il kyrie eleison, e dopo il quale, quando anche la moglie di Noè si convince a salire sull'arca, comincia a cadere la pioggia. Per creare gli effetti sonori relativi al diluvio, Britten realizzò strumenti musicali specifici; e per descrivere ogni fase della tempesta scrisse appunti molto precisi che fece circolare in tutte le scuole coinvolte nella produzione.


Benché molte partiture possano essere eseguite da giovani esordienti, Noye's Fludde è un'opera complessa. In essa sono previsti tre inni religiosi molto noti nella cui esecuzione è coinvolto anche il pubblico. A proposito della prima esecuzione assoluta di Noye's Fludde, il suo autore dichiarò: “Sono molto orgoglioso del fatto che sia stata eseguita dai bambini e dalle bambine del Suffolk. Circa due settimane fa ero ad Amburgo, una grande città tedesca con un grande teatro, in cui stavano eseguendo un'opera intitolata The Flood.



Stesse arie, ma musica diversa. La musica era di uno dei più grandi compositori contemporanei: Igor Stravinsky. La sua musica era terribilmente difficile e richiedeva l'esecuzione da parte dei migliori cantanti e strumentisti al mondo. Non mi sono sentito geloso di Stravinsky. Per niente. Ero molto più contento dei miei esecutori, in quella piccola chiesa, che dei grandi concertisti che hanno eseguito Stravinsky in quel grande teatro d'opera.”

Le immagini di questo post provengono dal sito della Britten-Pears Foundation e si riferiscono ai disegni dei costumi di Ceri Richards e alla prima esecuzione dell'opera, nel 1958.



3 commenti:

Anna ha detto...

Bello.
Te lo ricordi il coro di bambini in Esmé: con amore e squallore di Salinger?

"Le loro voci erano melodiose e prive di sentimentalismo, a un punto tale che un uomo un po' più infiammabile di me avrebbe sperimentato senza sforzo il fenomeno della levitazione. Un paio di bambini più piccoli trascinavano leggermente il tempo, ma in un modo che avrebbe potuto dar fastidio solo alla madre del compositore".

Topipittori ha detto...

Penso che solo gli anglosassoni siano capaci di questi assoluti anticonformismo e understatement. Altrove questa naturalezza nel fare le cose come si pensa debbano essere fatte, e non in ossequio a come vuole la prassi corrente, è incomprensibile e chi trasgredisce, semplicemente, è uno snob. L'ironia di Salinger, quando parla della "madre del compositore", appartiene a questa categoria dello spirito.
"Con amore e squallore" è uno dei 10 racconti più belli della letteratura. Grazie di averlo citato, proprio qui.

Anna ha detto...

Sì sono d'accordo sulla classifica.
Me lo rileggo ogni due o tre mesi ed è sempre abbagliante.