venerdì 25 maggio 2012

Trovati i resti dell'Homo verdis verdis!

Il segnalibro preferito di Mickael
[di Valentina Colombo]

Da qualche tempo seguo con divertimento e curiosità il blog Forgotten Bookmarks. Michael Popek è un libraio antiquario e di libri usati, e come tutti i librai trova, tra le pagine di volumi snobbati, abbandonati, donati o venduti, i resti dei proprietari di quelle pagine. Se a volte ci si trova uno scontrino, una cicca appiccicata o un articolo di giornale, altre volte quello che ti regalano i libri sono dei tesori che Michael ha deciso di raccogliere e condividere sul suo blog. Una curiosità: il primo passo per la creazione di questa pagina è stato inviare un email ai suoi amici con una delle scoperte più strane fatte sino a quel momento: una foglia di marijuana essiccata in un libro di cucina per il microonde. Da lì Michael si è reso conto che aveva tra le mani un piccolo tesoro e che questa passione per ciò che la gente dimentica è un ottimo mezzo per parlare anche dei libri. Così ha deciso di aprire il blog, che dal 2007 è cresciuto e ha da poco raggiunto i mille post.

Forgotten Bookmarks è un appuntamento vagamente voyeuristico. Mi sento come se stessi frugando nella vita di qualcun altro. Rubando un pezzetto della sua esistenza. Un po' come ha fatto il libro, che è stato conservato, più o meno bene, sugli scaffali, negli scatoloni o nelle cantine per poi essere abbandonato in altre mani.
Quanto un libro "assorbe" della vita del suo proprietario? Si potrebbe anche discutere che il libro sia, nel senso di appartenga, veramente a qualcuno. I libri si prestano, si sfogliano insieme a qualcuno a cui vogliamo mostrarli, si portano in borsa in viaggio, dal letto al divano, alla seggiola sul balcone.

Ogni tanto, ci dimentichiamo qualcosa, dentro quelle pagine. Io ci ho trovato cinque euro una volta. Chissà perché erano lì. Ma sospetto che quel libro mi stesse accompagnando in un viaggio in treno e che, prendendo il caffè, il resto si sia intrufolato fra le parole di Carofiglio (Ragionevoli dubbi pubblicato da Sellerio) e lì sia rimasto.

Sfogliando il blog di Michael, vedo che, in quanto a dimenticarmi cose nei libri, sono in ottima compagnia. Biglietti di auguri, disegni, ricette di deliziose torte. Ma anche dediche, appunti, scarabocchi. E la cosa che incuriosisce è la storia che sta intorno a queste strane accoppiate oggetto-libro. Tra i miei preferiti c'è un - purtroppo incompleto - messaggio di un bambino al papà, il quale evidentemente rincasa tardi e deve mangiare da solo. Le istruzioni sono un bellissimo ritratto di famiglia, e il fatto che manchi la seconda pagina è proprio struggente (cliccate per ingrandire le immagini).



Mi sono anche innamorata di un leone rosa sulla copertina di un biglietto di auguri di San Valentino. Ruggisce affettuoso dalle pagine di una edizione del 1956 di Invitation to Poetry di Lloyd Frankenberg.
E poi c'è l'Homo verdis verdis che questo bimbo o bimba ha immaginato sorridente sotto il cielo dell'epoca primitiva.
E se volete sapere com'era la luna la sera del 30 marzo 1934, qualcuno ne ha lasciato un disegno per voi tra le pagine di Argosy weekly del 19 settembre 1936.

Menù del bar Bare Feet trovato in "The story of Art" di E. H. Gombrich

Se non ne avete abbastanza, esiste un libro disponibile qui, che raccoglie molti dei tesori di questo blog. Che diventa più un blog di "storie parallele" che non un semplice blog di e sui libri usati. Questi volumi hanno in sé una memoria privata che incanta. Ma c'è anche il fatto che in tutti questi frammenti di vita altrui vedo mille e mille storie da scoprire e immaginare, e se solo quei libri potessero parlare, me le racconterebbero tutte. Ecco, questa sensazione con i segnalibri degli ebook non la proverete mai.

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